E’ finalmente arrivato. Eh sì, ieri tornando a casa ho trovato il pacchetto fortunato dentro la busta delle lettere.
Mi sono subito precipitato ad installarlo, oggi lo vedremo insieme analizzando le poche nuove funzionalità.
INSTALLAZIONE
L’installazione è molto semplice, ma è stata rimossa una funzione che mi piaceva molto e che solo il Mac aveva, ossia “Archivia ed Installa”. In poche parole questa opzione permetteva, aggiornando il proprio sistema operativo, di salvare in una directory in sistema precedente, rimuovere il precedente sistema operativo ed installare quello nuovo.
In poche parole era comodissimo: tu avevi un sistema come appena formattato, tutto nuovo, e quando ti serviva qualche file vecchio bastava pescarlo dalla cartella “Sistema precedente”. Con Snow Leopard questa opzione viene rasa al suolo. L’avrà mangiata il leopardo delle nevi passando per il DVD di Mac OS?
Le opzioni possibili sono, quindi, l’aggiornamento del sistema esistente oppure la formattazione del volume e l’installazione di una copia pulita. Il processo richiede circa 25 minuti ed è molto semplice, a prova di dummies.
PRIME IMPRESSIONI
Se avete scelto l’aggiornamento del sistema esistente non ci sarà alcuna novità per voi: il sistema sarà praticamente uguale in tutto e per tutto all’installazione precedente. Se invece avete usato l’installazione pulita noterete due cose principalmente: non ci sono più icone sul desktop e ci sarà il fantastico sfondo “Aurora 2”.
Sotto l’aspetto grafico non c’è molto da dire, notiamo però fin da subito una velocità notevolmente migliorata nell’apertura di applicazioni, specialmente quando si tratta di quelle riscritte a 64-bit come Mail, Safari e tutte quelle incluse. (iTunes sembra essere rimasto a 32-bit, non chiedetemi il motivo)
Soprattutto il Finder, si sfogliano le cartelle in maniera impressionante, anche con Cover Flow c’è una velocità davvero da paura.
INSTALLAZIONE STAMPANTI
Una delle belle cose nuove è il riconoscimento delle stampanti: io possiedo una laser della Samsung, che per andare con il Mac richiedeva riti spirituali, invece con Snow Leopard è stata prontamente riconosciuta in automatico.
CONCLUSIONI
Probabilmente Snow Leopard non è il sistema operativo rivoluzionario come è stato Leopard, che ha introdotto Time Machine, Spaces, un nuovo approccio grafico.
Snow Leopard ha puntato, come Windows 7 del resto, all’ottimizzazione delle parti “sotto il cofano”, qui trovate una esauriente spiegazione delle modifiche apportate a livello tecnico.
Insomma, probabilmente con il tempo nasceranno sempre più applicazioni a 64-bit che ci faranno apprezzare il nuovo “core” del leopardo delle nevi grazie a maggior velocità e stabilità.
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